24 gennaio 2025

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Informazioni ufficiali

Test Medicina: la riforma spiegata bene

Come probabilmente già sai, in Parlamento è in corso l’approvazione del testo di legge per la riforma dell’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. La domanda che probabilmente ti stai facendo è: cosa succederà nei prossimi mesi al test di ammissione? Cambierà davvero lo scenario o rimarrà il test “tradizionale”? In questo articolo vediamo quali sono i tempi previsti per l’entrata in vigore della riforma, quali i punti già stabiliti, quali quelli ancora da definire.
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Contenuti

Quali sono i tempi della riforma?

Prima di vedere i contorni della riforma, vogliamo parlare di tempi. Partiamo dalla domanda più pressante: cosa devo aspettarmi per il 2025? Per rispondere vediamo quali sono i passaggi che il disegno di legge deve fare per diventare una legge dello Stato italiano.

  1. Dopo essere stato approvato in Senato, il testo è ora in discussione alla Camera dei Deputati dove verrà votato passando dalla Commissione Cultura per arrivare poi in aula.

  2. Una volta approvata da entrambe le Camere, la legge viene promulgata dal Presidente della Repubblica e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.

  3. A questo punto il Governo ha dodici mesi di tempo per emanare i decreti legislativi che devono entrare nel dettaglio della riforma (materie su cui fare la selezione, che tipo di selezione fare – se test o esami –, come funzionerà la graduatoria nazionale, cosa potranno fare coloro che non superano la selezione dopo il primo semestre e tanti altri aspetti) e attuare la legge.

  4. Prima dell’emanazione definitiva, i decreti attuativi sono sottoposti al parere delle Commissioni parlamentari competenti, che possono proporre osservazioni e modifiche.

  5. Una volta emanati e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, i decreti diventano legge a tutti gli effetti.

La riforma sarà operativa già nel 2025?

In base alla nostra lunga esperienza in questo settore e tenendo conto dei passaggi che il disegno di legge deve ancora fare per diventare effettivo, la nostra opinione è che la riforma non farà in tempo a entrare in vigore nel 2025.

È molto più probabile che l’iter parlamentare prosegua, ma che per quest’anno il test di ammissione come lo conosciamo rimanga: le questioni che l’introduzione della riforma comporta per le università e per il Ministero sono davvero tante e molto complesse, a tutti i livelli.

Per quest’anno quindi, secondo noi, chi vorrà iscriversi a Medicina dovrà ancora fare i conti con un test di ingresso basato sui quesiti di una banca dati pubblica, come avvenuto nel 2024 quando, proprio a causa della pubblicazione della banca dati, si è assistito a un’impennata dei punteggi minimi necessari per l’ammissione.

Arrivare preparati

In questo scenario, il nostro consiglio per te è: comincia o continua a studiare. Concentrarti sulla preparazione all’ammissione è l’unico strumento che hai a disposizione per non farti sorprendere dagli eventi.

Anche se per quest’anno scommettiamo ancora sul test tradizionale, i nostri corsi 2025/2026 sono comunque pensati per adattarsi a entrambi gli scenari, con test oppure con nuova selezione.

Inoltre, convinti come siamo della conferma del test per quest’anno, abbiamo pubblicato anche la nuova edizione dei libri per la preparazione al test, piena di novità: nuovo formato, per uno studio più efficace e focalizzato, e tante integrazioni digitali per l’approfondimento e l’aggiornamento costante dei contenuti. In particolare, puoi scegliere di studiare usando il Kit Plus, un pacchetto di quattro volumi: un manuale e tre eserciziari che contengono anche i quesiti della banca dati ufficiale, ai quali si abbina AlphaTestAcademy, la piattaforma digitale adattiva che ti segue passo passo monitorando i tuoi progressi nello studio.

Vediamo ora quali sono i binari sui quali si sta costruendo la riforma in Parlamento.

Il nocciolo della riforma

Il disegno di legge prevede che l’immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sia libera, senza test di ammissione. Tuttavia, il numero programmato rimane. Questo significa che per poter accedere agli anni successivi, sarà comunque necessario ottenere un punteggio utile in una graduatoria nazionale unica. La grande novità della riforma consiste nello spostamento del momento della selezione: non più all’inizio del percorso accademico, ma alla fine del primo semestre di studi. Solo coloro che avranno superato la selezione, basata su esami di materie scientifiche di base, potranno proseguire con il secondo anno.

Prima di entrare nei dettagli, prendi nota di questa informazione: quella in discussione è una legge-delega. Questo significa che il Parlamento sta approvando solo i principi generali della riforma mentre, come abbiamo visto, spetterà poi al Governo, attraverso decreti attuativi, definire nei dettagli come verrà implementata.

Domande e risposte

Ecco quello che sappiamo al momento.

Come sarà la selezione?

La selezione avverrà alla fine del primo semestre del primo anno. Gli studenti dovranno superare una serie di esami su discipline scientifiche di base, che saranno stabiliti nei decreti attuativi. Attualmente, non sono ancora state definite le materie esatte oggetto di valutazione.

Come sarà la graduatoria?

La graduatoria sarà unica e nazionale, esattamente come avviene attualmente per il test di Medicina.

Quale sarà il meccanismo di inserimento in graduatoria?

I dettagli tecnici sull’inserimento in graduatoria sono ancora da definire, ma l’accesso sarà basato sui risultati ottenuti negli esami di fine semestre. Solo gli studenti che otterranno i punteggi migliori potranno garantirsi un posto per continuare il percorso di studi in Medicina.

Che cosa succede a chi non entra anche se ha passato gli esami?

Può continuare il secondo semestre frequentando un corso scelto tra quelli di area scientifica (ancora da definire). Gli esami sostenuti, se compatibili con il percorso di studi, saranno considerati validi.