13 luglio 2025

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Corsi & Concorsi

Guida ai corsi affini di Medicina: quali sono, come funzionano, quale scegliere

Dal 2025, accedere a Medicina non significa più superare un test d'ingresso prima di cominciare l'università. Con la nuova riforma, tutti possono iscriversi al primo semestre del corso di laurea in Medicina, Odontoiatria o Veterinaria. Ma c'è un "ma": per entrare nella graduatoria nazionale che decide chi continua davvero il percorso, bisogna superare i tre esami previsti (chimica e propedeutica biochimica, biologia, fisica). E, se si entra in graduatoria, ma non si ottiene un punteggio sufficiente per passare al secondo semestre, entra in gioco la seconda scelta: un corso affine all'area medica che avrai indicato all'inizio dell'anno.
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Contenuti

In questa guida ti spieghiamo quali sono i corsi affini, come funzionano e come sceglierli, con un focus speciale sulle differenze tra corsi simili come Biologia e Biotecnologie, oppure Farmacia e Farmacia industriale.

Cosa sono i corsi affini a Medicina

I corsi affini sono percorsi di laurea che appartengono all'area sanitaria, biomedica, farmaceutica o veterinaria. Hanno programmi in parte comuni con quelli di Medicina, soprattutto nel primo semestre, e ti permettono di recuperare i CFU eventualmente già ottenuti, così da non perdere l'anno.

Al momento dell'iscrizione al semestre filtro, la seconda scelta è obbligatoria e gratuita: se non superi la selezione nazionale, potrai passare direttamente al corso affine da te indicato, senza bisogno di fare un nuovo test e senza ricominciare da zero.

Elenco ufficiale dei corsi affini (con descrizione)

L'elenco è stato definito a livello nazionale e include corsi appartenenti a quattro aree principali.

Area biomedica

Biotecnologie. Si studiano i processi biologici applicati a medicina, ambiente e industria. Corso molto orientato al laboratorio e all'innovazione, ideale per chi sogna un futuro nella ricerca o nella produzione di tecnologie mediche.

Scienze biologiche. Offre una preparazione teorica più ampia, dalla genetica alla zoologia. È il punto di partenza classico per chi vuole proseguire con una laurea magistrale e magari specializzarsi in ambito scientifico o ambientale.

Biologia o Biotecnologie?

Biologia e Biotecnologie sono due corsi spesso confusi, ma con obiettivi formatici e sbocchi professionali molto diversi. Entrambi appartengono all'area biomedica e hanno in comune una solida base nelle scienze della vita, ma si sviluppano in direzioni differenti.

Scienze biologiche/Biologia si concentra sullo studio della vita in tutte le sue forme. Dalla biologia molecolare agli ecosistemi, passando per botanica, zoologia, genetica, ecologia, evoluzione. È una laurea pensata per chi vuole conoscere e comprendere il funzionamento degli organismi viventi, con un approccio teorico e metodologico. Il lavoro del biologo è spesso legato alla ricerca di base, all'insegnamento, alla divulgazione scientifica o al monitoraggio ambientale.

Biotecnologie ha come focus l'applicazione delle conoscenze biologiche in ambito tecnologico. L'obiettivo è utilizzare cellule, enzimi e molecole biologiche per produrre beni e servizi utili all'uomo. Le Biotecnologie trovano applicazione nella salute, nell'industria farmaceutica, nell'agricoltura, nell'ambiente, nella cosmetica. Il corso è molto orientato al laboratorio e allo sviluppo di nuovi prodotti, farmaci, strumenti diagnostici.

Entrambi i corsi possono portarti verso la ricerca, ma con stili e prospettive diversi. Se vuoi mantenere un approccio più teorico e ampio, Biologia è una scelta solida. Se invece preferisci un approccio pratico e orientato all'innovazione, Biotecnologie ti offre una formazione più applicata.

Area farmaceutica

Farmacia. Laurea magistrale a ciclo unico che ti forma come farmacista. Si studiano chimica, farmacologia, biochimica e si svolgono tirocini in farmacia.

Farmacia industriale. Stesso titolo accademico, ma con un focus sull'industria del farmaco: produzione, controllo qualità, ricerca, sviluppo. Ottima base per lavorare in azienda o in laboratori di analisi.

Farmacia o Farmacia industriale?

Entrambi i corsi sono lauree magistrali a ciclo unico di 5 anni, con una solida base scientifica in comune: chimica, farmacologia, biochimica, fisiologia, microbiologia. Ma cambiano gli sbocchi professionali e l'approccio formativo.

Farmacia ti prepara a lavorare a contatto diretto con il paziente, sia in farmacia, sia in strutture sanitarie. Il focus è sulla dispensazione di farmaci, sull'educazione terapeutica e sulla conoscenza dei principi attivi. Include un tirocinio obbligatorio in farmacia e ti porta all'esame di Stato per diventare farmacista. Sbocchi principali: farmacia territoriale o ospedaliera, consulenza in ambito sanitario, informazione scientifica.

Farmacia industriale è più orientata alla filiera produttiva del farmaco: studia come i medicinali vengono progettati, sintetizzati, testati, confezionati e immessi sul mercato. Si parla quindi di chimica industriale, biotecnologie farmaceutiche, tecnologie di produzione e qualità. Può includere esperienze in azienda. Sbocchi principali: industria farmaceutica, controllo qualità, laboratori di ricerca e sviluppo, produzione e logistica.

Area sanitaria

Per le professioni sanitarie, sono stati selezionati solo i corsi con basso rapporto iscritti/posti disponibili. Per il 2025/26 sono questi.

  • Assistente sanitario. Professionista della prevenzione: lavora nella promozione della salute, nei programmi vaccinali, nei consultori.

  • Infermiere. Una figura centrale nei servizi sanitari, sia in ospedale che sul territorio. Corso pratico, con tirocini fin dal primo anno.

  • Educatore professionale. È un operatore che lavora in contesti sociali e sanitari con persone fragili o disabili. Ruolo fondamentale nella riabilitazione e nell'inclusione.

  • Podologo. Si occupa della cura del piede, soprattutto in ambito geriatrico, sportivo e diabetologico. Professione molto richiesta.

  • Ortottista. Tecnico specializzato in disturbi della vista e in esercizi visivi riabilitativi. Lavora accanto all'oculista.

  • Terapista occupazionale. Aiuta le persone a recuperare autonomia usando attività quotidiane come strumenti terapeutici.

  • Tecnico audiometrista. Si occupa della misurazione dell'udito, supporta la diagnosi nei disturbi dell'apparato uditivo.

  • Tecnico audioprotesista. Lavora con le protesi acustiche, le adatta e le personalizza in base alle esigenze del paziente.

  • Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Figura esperta in sicurezza, igiene e salute ambientale. Collabora con ASL, enti locali e aziende.

  • Tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria. Specialista nei test diagnostici legati al cuore e al sistema circolatorio.

  • Tecnico di neurofisiopatologia. Lavora con EEG, EMG e altri strumenti diagnostici per il sistema nervoso.

  • Tecnico ortopedico. Realizza e adatta dispositivi ortopedici come plantari, tutori e protesi su misura.

Come scegliere il corso affine giusto per te

La seconda scelta non è un ripiego. È un’occasione per scoprire percorsi alternativi, magari inaspettati, ma comunque ricchi di sbocchi e opportunità. Per scegliere bene, ci sono alcuni criteri da tenere in considerazione:

I tuoi interessi

Ti appassiona la genetica? Forse Biotecnologie è il tuo mondo. Sei attratto dall’assistenza diretta al paziente? Infermieristica o Terapia occupazionale potrebbero fare al caso tuo. Ti piace l’ambiente laboratoriale? Tecniche di laboratorio o Farmacia industriale sono da valutare.

Il tuo metodo di studio

Alcuni corsi (come Farmacia o Biologia) richiedono un approccio più teorico e molto studio individuale. Altri (come le Professioni sanitarie) prevedono tirocini già dal primo anno e una forte componente pratica.

Gli sbocchi professionali

Immagina dove vuoi essere tra 5 o 10 anni. In corsia? In laboratorio? In un ambulatorio o in un’azienda farmaceutica? La tua seconda scelta può già tracciare una direzione.

L’offerta nella tua zona

Controlla quali corsi affini sono attivati nell’università che ti interessa o in quelle che indicherai come preferenze. Alcuni corsi sono meno diffusi di altri (es. Podologia o Ortottica).

Domande frequenti sui corsi affini

Posso cambiare la seconda scelta dopo l’iscrizione?
No, la scelta del corso affine va fatta al momento dell’iscrizione al semestre filtro ed è vincolante.

Se non supero tutti gli esami, posso comunque accedere al corso affine?
No. I CFU devono essere completi, cioè devi aver superato tutti gli esami previsti dal semestre filtro. Altrimenti perderai entrambi i percorsi.

I corsi affini sono a numero chiuso?
Sì, ma se hai superato i tre esami del semestre non devi aver sostenuto il test per accedere.

I CFU ottenuti valgono anche per riprovare Medicina l’anno dopo?
No, la selezione tramite semestre filtro va rifatta da capo. Ma se completi tutti i CFU, potrai ripartire dal secondo semestre di un corso affine e poi, eventualmente, riprovare Medicina in futuro.

Se entro in graduatoria per Medicina, posso rifiutare e restare nel corso affine?
Sì, ma dovrai rinunciare formalmente al posto in Medicina. Tieni presente che la tua scelta libera il posto a qualcun altro.

Consigli pratici per affrontare il semestre filtro

Con il nuovo sistema, il cosiddetto “piano B” non è più lasciato al caso: viene regolato, strutturato e reso più accessibile, a patto di superare tutti gli esami del primo semestre. Se vuoi arrivare preparato, i nostri corsi Riforma Medicina ti aiutano a rafforzare le basi scientifiche, acquisire un metodo di studio efficace e affrontare con consapevolezza il semestre filtro — che sia per entrare in Medicina o valorizzare al meglio la tua seconda scelta. Per lo studio autonomo, ti consigliamo i manuali specifici per il semestre filtro.